09/09/2012 – “PRESIDIO MUSEO FERROVIARIO”

PRESIDIO MUSEO FERROVIARIO
Promozione del GRUPPO78 in collaborazione con l’associazione culturale KINEOFILM con il patrocinio del’Ambasciata della Repubblica del Sudafrica, a cura di Maria Campitelli, domenica 9 settembre 2012 al Museo Ferroviario, in via Giulio Cesare 1, a Trieste

Nato da un’idea progettuale di Cristina Lombardo, PRESIDIO MUSEO FERROVIARIO, è inteso come un segnale di solidarietà e e nello stesso tempo di allarme nei confronti di una realtà cittadina, vivamente ancorata alla sua storia, il Museo Ferroviario di S. Andrea appunto, che, sostenuto con dedizione da pochi volontari, rischia di essere travolto dalla mancanza di aiuti concreti e di adeguata considerazione da parte delle pubbliche istituzioni.

Si tratta di un presidio d’arte ideato a sostegno di un patrimonio storico-culturale, accuratamente conservato ed esposto all’interno di quella che una volta era la Stazione di Campo Marzio, testimone di tanti eventi che hanno permeato la nostra storia. Impegnerà lo spazio all’aperto dei treni e delle banchine con installazioni, video-proiezioni, presenze creative che bene si sposano alle intense presenze dei vecchi treni e dei tram ospitati lungo i binari. Si tratta di operazioni che in parte si ispirano al luogo, al viaggio, a ipotetici viaggi ancorati all’immagine del mezzo di trasporto più frequentato, ma che necessariamente in questa stazione dismessa si concludono al punto di partenza. Viaggi del passato, della storia, dell’immaginario, che aprono al sogno, alla riflessione, alimentandosi di un’aura affascinante intrisa dei ricordi che caratterizzano questo luogo. Di particolare seduzione per gli artisti che in quest’occasione lo travolgeranno con i loro racconti di varia natura, qualcuno di stretta attinenza”ferroviaria” come il video PL (passaggio a livello) incastonato nel finestrino di un vagone di Renzo Cevro Vukovic o”Parto domani (ma poi non parto)” di Cecilia Donaggio che si riferisce all’ambiguità di una stazione ferroviaria divenuta “museo” in cui si forma l’idea del viaggio ma al tempo viene negata, o ancora l’evocazione del Viaggio di Ulisse attraverso i libri d’artista di Loretta Cappanera, l’intervento con le valigie di Marisa Bidese, l’evanescente quanto misterioso “W(….)y?” di Miriam Del Bianco e Paola Pisani che gioca su referenze emozionale ed allusive, ricreando nebulose atmosfere da viaggio, oppure con altri più dilatati percorsi come il lavoro “Mundus concentratus” dell’argentino Guillermo Giampietro. Ossia una sottile considerazione sulla concentrazione di impulsi che attraversano l’immagine video proiettata nell’ambito di una performance che ciclicamente scorre senza principio nè fine, racchiudendo il concetto di molteplicità, mentre la performer Lara Baracetti snoda il suo racconto parallelo. C’è poi il gigantesco simulacro di una sposa di Cristina Lombardo, composta di cuscini cuciti insieme, allusione al lavoro femminile, come la composita installazione di Giuliana Balbi “La festa è finita” che richiama il trascorrere inesorabile delle cose nel viaggio della vita e l’omaggio al poeta sloveno Srecko Kosovel di Simon Kastelic. L’installazione “caraPACE”, di Fabiola Faidiga, preludio del lavoro “Rosso sottile” maturato nel progetto “La città radiosa”, comporta la presenza di una gigantesca tartaruga di polistirolo, realizzata dalla scenografa Madia Cotimbo, rovesciata, quale metafora di un’umanità afflitta da troppe tragedie legate soprattutto alle guerre, che se non aiutata a risollevarsi, come la tartaruga, rischia la morte. Le evoluzioni contorsionistiche di un’artista circense, con accompagnamento sonoro del sound designer Francesco Costa, indicano le intricate trame politiche che in sostanza impediscono la PACE, mentre alla fine l’azione performativa trova una valenza costruttiva ed interattiva aprendosi al concorso del pubblico per aiutare la tartaruga a riprendere la sua posiziona naturale.

Altre opere si affiancano in questo fascinoso scenario, come l’Inno dei lavoratori di Orietta Masin, uno smisurato punto interrogativo posto tra i binari di Gianni Pasotti, ,e soprattutto una sequenza di video-proiezioni di autori diversi che animano le pareti, le scure fiancate dei treni creando una mobile cornice trasmutante attorno a quello che si colloca come l’evento clou del Presidio artistico, lo spettacolo di danza della ben nota artista sudafricana Mamela Nyamza. I video appaiono tutti qualificati nella proposta visiva e soprattutto concettuale, come gli “Uncommon Places” indagati da Elisa Zurlo attraverso le congiunzioni energetiche di corpi sovrapposti, e in particolare la sostanziale ricerca del progetto “Principio dell’Universo 2012” dei messicani Manolo Cocho e Daniel Romero, che insegue il connubio arte/scienza, aggiornato alle istanze della fisica quantica, anche questo come premessa di un lavoro più ampio in corso di svolgimento. E poi c’è l’esplorazione del mondo papuaso di Lucia Flego, l’indagine sulla presenza verde negli spazi urbani di Lucia Krasovek, dal titolo “Ti voglio verde”, i diversi video documentativi di personali esperienze sia artistiche che esistenziali di Paola Pisani.

In quest’occasione si presenta anche il catalogo, fresco di stampa, di Giuliana Balbi che per la prima volta ha raccolto in una agile pubblicazione il suo lavoro di un decennio, intervallato da frequenti e significative puntate all’estero in occasione di meeting internazionali di fiber-art, nel cui ambito rientra la sua rigogliosa espressività.

Il progetto si è svolto con il seguente programma:
ore 18 : apertura mostra; ore 19: presentazione evento : Maria Campitelli presentazione artisti : Elisabetta Bacci, ore 19.30 : presentazione catalogo Giuliana Balbi; Ore 20 : performance “caraPACE” DI Fabiola Faidiga, con la collaborazione di Madia Cotimbo,/installazione scultorea, Francesco Costa/sound design, Sinakt/performance circense; ore 20.30 : video performance di Guillermo Giampietro con la performer Lara Baracetti. Ore 21.30 : ISINGQALA dance-performance di MAMELA NYAMZA

Si ringrazia per la collaborazione tecnologica l’associazione MONTE ANALOGO

Info:  GRUPPO 78, via Monte Cengio, 11 – 34127 Trieste/Italy
Tel/fax ++39 040 567136; cell. 3398640784;
mail: gruppo78trieste@gmail.com     info@gruppo78.it

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