14/05/2002 – Shock & Show

realtà e alternative

Mostra internazionale d’arte contemporanea a Trieste
Dove: Teatro Stabile Sloveno, Consolato Generale di Croazia, Studio Tommaseo, Galleria Il Planetario, C-Zone, Galleria LipanjePuntin, Galleria Juliet, Teatro Miela, Trieste
Quando: 5-31luglio 2002
Orario: 18.00-21.00 (giorni feriali)
Promozione ed organizzazione: Gruppo 78 International Contemporary Art
in collaborazione con Comunicarte
Curatore: Maria Campitelli
Venerdì 5 luglio esplode l’opening della mostra internazionale “SHOCK & SHOW. Realtà e alternative”, snodandosi in sequenza in 8 spazi diversi secondo un itinerario che percorre il cuore della città. Nell’ordine si apriranno il Teatro Sloveno di via Petronio alle ore 17, il Consolato Generale di Croazia in piazza Goldoni 9 (III p.) alle ore 18, lo Studio Tommaseo in via del Monte 2/1 alle ore 19, la Galleria Planetario in via Filzi, 4 alle ore 20, lo spazio C-Zone in via Palestrina 1 (I p.) alle ore 21, la Galleria LipanjePuntin in via Diaz, 4 alle ore 22, la Galleria Juliet in via Madonna del Mare, 6 (III p.) alle ore 23, il Teatro Miela in piazza Duca degli Abruzzi, 3 alle ore 24.

 

Una frenetica rincorsa all’arte, dunque, da un punto all’altro della città, per poter ammirare nelle più svariate quanto shockanti forme espressive, dall’installazione alla performance, alla gigantografia, ai videoeventi: i fratelli Dinos & Jake Chapman (Londra), Orlan (Parigi), Pierre et Gilles (Parigi), Genia Chef (Mosca/Berlino), Ricardo Cinalli (Argentina), Oleg Kulik (Mosca), Zhang Huan (Cina), Richard Crow (Londra), Sergej Bratkov (Mosca), Robert Gligorov (Macedonia/Italia), Erwin Olaf (Olanda), Fritz Kok (Olanda), Goran Bertok (Lubiana), Dean Verzel (Koper), Bachrach & Kristofic (Zagabria), Igor Kuduz (Zagabria), Elke Krystufek (Vienna), Francesco Impellizzeri (Roma), Francesco Scialò (Reggio Calabria), Antonella Bersani (Milano), Fabiano Di Cocco (Firenze), Giuseppe De Cesco (Udine), Guillermo Giampietro (Rosario/Trieste), Lorena Matic (Trieste), Paolo Ravalico Scerri (Trieste).
La mostra nasce dalla constatazione che nel panorama planetario dell’arte contemporanea emerge una tendenza a stupire lo spettatore con eventi “forti”, puntando sull’aspetto spettacolare oltre che sulla valenza “estrema” della proposta artistica. La consacrazione di questo modo di intendere l’arte è stata data nel ’97 dalla clamorosa mostra “Sensation” di Londra, seguita nel 2000 da”Apocalypse”.
Destare scalpore, sconvolgere i sentimenti, sommuovere l’opinione pubblica, scavare nel lato oscuro dell’anima umana sembra l’obiettivo di molti artisti.
La Mostra “Shock & Show” vuole interrogarsi su questo modo di concepire e fare arte, non scoprirlo, perché è già abbondantemente emerso, ma attraverso un gruppo di artisti rappresentativi ragionare su questa espressività estrema che corrisponde alla rincorsa a sensazioni forti in altri campi, come nello sport, nello spettacolo, nel cinema, di cui l’umanità sembra oggi avere bisogno, accantonando le sensazioni “normali”.
Bisogno che tragicamente sembra essere appagato dagli eventi sconvolgenti degli ultimi tempi, a partire dal fatidico 11 settembre 2001, che, nella loro agghiacciante concretezza, sembrano superare qualsiasi provocatoria prefigurazione fantastica.
Tuttavia nei messaggi e nelle metafore di certi artisti compaiono a volte inquietanti segnali premonitori, secondo un’attitudine profetica e visionaria che da sempre ha caratterizzato l’arte.
L’assunto della mostra, oltre che illustrativo di questo filone, comunque scarsamente rappresentato nella nostra città, è quello di condurre un’analisi critica sullo stesso, perlustrando anche le influenze e le nuove interpretazioni che un tale modo di fare arte può avere suscitato negli artisti dell’ultima generazione.
La mostra intende quindi aprirsi ad un dibattito su queste problematiche, individuando anche percorsi alternativi.
Sotto il profilo curatoriale, la novità di questa mostra consiste nella pluralità delle locations con la partecipazione di quattro gallerie private cittadine: LipanjePuntin, Planetario, Spazio Juliet, Studio Tommaseo e l’estensione ad altri spazi espositivi come la sede del Consolato Generale di Croazia, il Teatro Miela, il Teatro Sloveno, lo spazio C-Zone.

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