SYMBIOSIS

Di Eleonora Garini e Matteo Volonterio
a cura di Maria Campitelli, con la collaborazione di Cristina Lombardo e Paola Pisani
promozione Gruppo78 I.C.A.
Inaugurazione venerdì 10 febbraio 2023, ore 18.30, MAKE Spazio espositivo, via D. Manin 6/a, Udine.
Fino al 19 febbraio 2023 dal giovedì al sabato, 17.30 – 19.30, domenica 19 febbraio, 17.30 – 19.30.

Venerdì 10 febbraio 2023 si è inaugurata al MAKE spazio espositivo, Palazzo Manin, Udine, la mostra SYMBIOSIS degli artisti Eleonora Garini e Matteo Volonterio, a cura di Maria Campitelli, con la collaborazione di Cristina Lombardo e Paola Pisani, per la promozione dell’Associazione Gruppo78 I.C.A. di Trieste.
Il progetto di Garini-Volonterio è stato segnalato nel concorso “See the Sea Change” indetto dal Gruppo78 nell’ambito di Robotics, Festival di arte e robotica e altre tecnologie del 2020.
La mostra al Make, è l’episodio conclusivo del grande progetto TERRA IN TRASFORMAZIONE (svoltosi lo scorso settembre 2022 al Magazzino 26, Porto Vecchio di Trieste) e documenta l’origine, il percorso e lo sviluppo del progetto stesso nel quadro generale di una crisi ecologica mai vista prima provocata dal dissesto degli equilibri bio-chimici che regolano la vita sul nostro pianeta.
I valori di ricchezza, benessere, produzione e consumo perseguiti dalla civiltà capitalista sono incompatibili con le esigenze degli esseri umani e della biosfera, fondandosi sul paradosso del consumo infinito di un pianeta con risorse finite. “In questa realtà – sostengono gli artisti – l’arte può diventare una soluzione: la necessità oggi è quella di dare all’arte una nuova centralità sociale, veicolando messaggi che non solo parlino di problemi contemporanei, dando loro una nuova luce, ma che possano anche portare a delle soluzioni tramite l’interazione tra diverse discipline tra cui scienza, design, architettura.”
Serve cioè un’arte consapevole e funzionale. Consapevole perché deve comprendere i problemi attuali, rendendosi conto di quanto sia potente l’influenza socio-economica capitalista sull’intero ecosistema, affidandosi alla scienza. Funzionale perché deve agire non solo come portavoce ma anche come potenziale soluzione ai problemi ambientali, dedicandosi a raggiungere la simbiosi in natura, superando ogni dualismo.
E’ indispensabile prendere coscienza che la crisi ecologica va rivista attraverso la sua connessione con le logiche geopolitiche ed economiche. L’arte deve farsi portavoce di questa emergenza con opere che interagiscano con il paesaggio naturale, con progetti che diventino parte della biosfera, non ostacolandone le funzioni, ma facilitandole: questa è la simbiosi che l’arte deve raggiungere. L’obiettivo è di formulare soluzioni funzionali alla rigenerazione ambientale, opere che interagiscono con la realtà, opere simbiotiche. Un’arte che persegue un’est-etica: la forma armonica in cui funzione etica e funzione estetica coesistono. Una forma di bellezza definita dalla simbiosi, da rapporti di interdipendenza tra valori biologici ed estetici, dalla solidarietà intra-speciale, dalla cooperazione interdisciplinare tra arte e scienza.
Progettare il futuro, dunque, al di fuori delle dinamiche di sfruttamento di uomo e natura.
La stampa 3D di strutture permette l‘utilizzo di materiali non inquinanti come il cemento a ph neutro e di bio-materiali come il micelio.
Architetture non umane che svolgono la funzione di nesting, permettendo a flora e fauna di attecchirsi inglobandole nell’ambiente, favorendo la ripopolazione degli habitat.
La mostra è composta da stampe fotografiche, pannelli esplicativi, video e un modello 3D.

 

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