05/07/2007 – Progetto “Confini” al C.S.M. di Aurisina – Centro Donna
Nell’ambito di “Donne al cinema 2007” il GRUPPO 78 propone ancora una volta, una mostra collettiva , a cura di Maria Campitelli, di artiste che si confrontano sul tema dei “confini”, il leit-motiv di questa edizione. Il termine “confine” presenta varie accezioni, da quella territoriale/politica a quella di “limite” iscrivibile in vari ambiti e contesti: corporeo, psicologico, mentale, culturale, determinando comportamenti ed orientamenti che possono incidere nelle relazioni sociali, e interpersonali.
Le 6 artiste che partecipano al progetto vi accedono da varie angolazioni, sviluppando un evento articolato in diverse modalità espressive. Ci saranno due installazioni di Fabiola Faidiga e Cristina Lombardo, all’esterno nel giardino della Casa di Aurisina mentre all’interno si snoderà una sequenza di immagini fotografiche di Novella Predonzan e Paola Vattovani cui si affianca il lavoro particolare di Giuliana Balbi che fonde insieme fotografia e tessitura. Myriam Del Bianco partecipa invece con un video, facendo da collante tra l’immagine statica e l’installazione.
L’installazione di Fabiola Faidiga consta di una grande sfera su cui è collocato un piccolo elefante: è un rimando ed un’anticipazione di un suo grande progetto intitolato “Circus Meme” in cui è protagonista l’ elefante Sony, donato a suo tempo da Indira Gandhi al maresciallo Tito. Il confine è qui inteso come limite tra diverse memorie dei medesimi fatti storici che possono provocare fratture. Il confine di Cristina Lombardo invece è quello tra l’interno e l’esterno delle “dimore” rappresentate da un serie di contenitori in terracotta, il materiale da lei privilegiato. “Dimore arcane” dunque, in quanto custodi di segreti che all’apparenza, all’esterno, non si percepiscono, metafora anche del modo di essere delle persone con una facciata e un’interiorità a volte irraggiungibile. Le immagini fotografiche di Novella Predonzan ci portano con “borders of live e “borders of love” a “confini “ di diversa natura, malinconicamente esistenziale il primo, all’interno dei meccanismi e rituali dei sentimenti il secondo. Paola Vattovani con “di qua, di là” centra il “confine” nella sua accezione più nota, quella del bordo confinario di un paese rispetto ad un altro tramite i cippi. Vi si aggiunge però una nota di divertente ironia con la presenza della formica sulla mappa geografica, che indisturbata transita di qua, di là del bordo segnato dagli uomini. La versione di Giuliana Balbi ci porta, in modo traslato, alla Berlino Est dei tempi della guerra fredda. “Con affetto da Berlino Est” rimanda infatti a quell’atmosfera con le due cartoline – avare di comunicazioni, dove però l’espressione affettiva scivola oltre le barriere stabilite dagli uomini – impiegate per costruire, secondo il consueto personalissimo linguaggio della foto/tessitura, la leggera mantellina qui esposta.
Infine Myriam del Bianco con l’immagine in movimento svolge un racconto intessuto di oggettualità e memoria dove, con un’intensa poesia visiva, si tenta, nella relazione con l’altro, nell’elaborazione di un nuovo oggetto, il superamento dello stereotipo condizionato dal confine tra la memoria e la realtà di un nuovo rapporto con la vita.
L’evento s’inaugura domenica 8 luglio, al C.S.M. di Aurisina, in via Cave, 9, alle ore 19 e nella serata si trasformerà in festosa performance spettacolare con il concerto dei Max Maber corredato da assaggi di piatti multietnici per l’organizzazione della Bottega del mondo “Senza confini – Brez Meja”.
La mostra ad Aurisina sarà visitabile fino al 21 luglio in orari di apertura del centro.
Avrà inoltre un prolungamento con una performance ideata da Daniela Frausin che prevede un intreccio di danza e pittura, con la collaborazione della danzatrice Dasa Grgic. Questa si svolgerà in autunno a Bagnoli della Rosandra.
Il GRUPPO 78 vanta un’attività quasi trentennale di oltre 270 iniziative, soprattutto mostre che negli ultimi 12 anni, con il ciclo Natura Naturans, si attestano su scenari internazionali. E’ in corso quest’anno il grande evento dai molteplici risvolti che si snoderà fino a novembre: “PUBLIC ART A TRIESTE E DINTORNI”.
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