19/10/2007 – Progetto di arte relazionale

Presso i poli comunali di aggregazione giovanile

A seguito delle riunioni presso l’Assessorato e presso il Polo comunale di aggregazione giovanile “Toti”, e in relazione agli spunti emersi, il GRUPPO 78 propone di inserire nel contesto della manifestazione “PUBLIC ART A TRIESTE E DINTORNI” che si svolgerà a Trieste dall’11 giugno all’11 novembre 2007, in collaborazione con l’Assessorato all’Educazione, Infanzia, Giovani, Università e Ricerca, Servizi Educativi integrati per l’Infanzia i Giovanie la Famiglia – Poli dell’Aggregazione Giovanile del Comune di Trieste, un possibile intervento con finalità creative ed educative rivolto ai giovani, nella fascia di età dai 16 ai 26 anni, che frequentano i Poli comunali di aggregazione giovanile.

 

Si desidera realizzare un laboratorio della durata di un mese, che si concluderà in un evento festoso in forma di mostra/happening/performance in via S. Caterina a Trieste.

 

Considerato che il Comune ha già avviato dei progetti di aggregazione giovanile fondati sulla creatività – come ad esempio il progetto “Legalart” – la nostra proposta tende a proseguire e possibilmente ad approfondire questo percorso, con una specifica fase preparatoria.

 

Il progetto si articolerà durante il mese di settembre e sarà preceduto da un incontro di presentazione a metà luglio; parteciperanno al laboratorio i seguenti artisti del Gruppo 78: Roberta Cianciola, Massimo Premuda (noi tenderemmo ad aggiungere anche il terzo, Daniela Michelli, per una migliore distribuizione delle energie creative e di coordinamento, specie se i ragazzi dovessero essere più di 15) che lavoreranno in sinergia con gli educatori/coordinatori dei Poli. Il laboratorio si svolgerà nel Polo di aggregazione giovanile “Toti” al quale saranno orientati – con i consueti mezzi di comunicazione usati dal Comune – i ragazzi interessati a divenire parte attiva del progetto.

 

Il workshop si pone come obiettivo l’elaborazione creativa da parte dei ragazzi di un progetto sottinteso (molto probabilmente si tratterà di un tema collegato alla trasformazione, attraverso l’immaginario giovanile, della via S. Caterina e della zona adiacente), che prenderà forma finale nell’allestimento creativo che animerà, per una giornata alla fine di settembre o all’inizio di ottobre, la via S. Caterina. Questa infatti è stata eletta dal Comune come luogo d’incontro e di produzione creativa giovanile, punto di riconoscimento quindi di una determinata fascia della cittadinanza per un’aggregazione costruttiva ed educativa, al di fuori di inutili, se non nocive, dispersioni.

 

Il laboratorio prevede i seguenti incontri, uno per settimana nel mese di settembre, ciascuno della durata variabile dalle due alle quattro ore.

 

 

    1. ideazione e stesura del progetto specifico per via S. Caterina;

 

    1. descrizione e sperimentazione delle metodologie di lavoro;

 

    1. raccolta dei materiali;

 

    1. organizzazione dell’evento finale;

 

  1. allestimento creativo ed evento.

 

Come già indicato, il laboratorio sarà anticipato da un incontro preliminare nel mese di luglio, nel quale sarà presentata la manifestazione “PUBLIC ART A TRIESTE E DINTORNI”, con illustrazione della “Public art” in generale (con la partecipazione anche di Maria Campitelli, curatrice dell’intero evento di Public Art a Trieste, e dell’artista di public art Elisa Vladilo).
Gli incontri di laboratorio saranno orientati alla creazione di un gruppo di lavoro progettuale capace di autodeterminarsi, favorendo nei ragazzi una esperienza consapevole del lavoro che andranno a svolgere.

 

Il 1° incontro avrà per argomento l’ideazione del progetto nello specifico, con l’emersione delle idee dei partecipanti intorno al tema da realizzare, e la “messa in gioco” delle reciproche competenze e dei talenti ed attitudini esistenti in ciascuno di loro.
Il gruppo potrà così strutturarsi comprendendo nel suo interno tutto ciò che in termini di risorse necessita per la realizzazione del progetto.
Dal gruppo emergeranno le suggestioni e gli ambiti di ricerca progettuale che verranno discussi, adattati e condivisi.
Nel 2° incontro verranno trasferite le metodologie di lavoro ed eventualmente ci si potrà avvalere dell’integrazioni di altri facilitatori di laboratorio, se la progettualità scelta dai ragazzi si orientasse in materie non strettamente artistiche (ad esempio, se il progetto si rivolgesse ad un ambito prettamente architettonico, si può immaginare l’operatività in sinergia con un ricercatore universitario del Dipartimento di Progettazione architettonica e urbana, o simile).
Il 3° incontro riguarderà la raccolta degli elaborati realizzati, che sarà gestita attraverso un’analisi critica ed un atteggiamento autoqualificante. Infatti saranno i ragazzi stessi, in un momento di confronto collettivo, a scegliere gli elaborati che maggiormente valorizzano il progetto e che risultano meglio rappresentativi del pensiero e del sentire comuni, raggiunti anche grazie alla condivisione dei temi di ricerca progettuale durante tutto il percorso svolto in gruppo.
Nel 4° incontro sarà organizzato l’evento conclusivo, che naturalmente prenderà la forma ed il contenuto derivanti dagli sviluppi progettuali condivisi. Di fatto anche l’evento sarà partecipato dal gruppo, affinché nel momento realizzativo finale tutti i partecipanti possano riconoscersi e trovare soddisfazione del lavoro svolto.
Il 5° incontro avrà come finalità l’allestimento in forma creativa e valorizzante. Si darà particolare stimolo alla ricerca di metodi di allestimento tali da restituire ai visitatori dell’evento il senso del percorso compiuto e del lavoro svolto, facendo risaltare in una adeguata cornice anche il “sentire comune” che avrà guidato il gruppo del laboratorio. L’evento diventerà quindi realtà, trasmettendo la traccia di tutta l’operazione condotta dai ragazzi, accompagnati dagli artisti e dai coordinatori.

 

Ogni attività di laboratorio sarà condotta facendo principalmente attenzione all’aspetto formativo dell’esperienza ottenuta con il lavoro creativo di gruppo. Infatti i ragazzi potranno sperimentare il fare insieme volto alla realizzazione di un progetto creativo ed artistico.
L’aspetto esperienziale sarà quindi l’elemento trainante del lavoro complessivo.
Sarà affiancata al laboratorio anche una attività documentativa dello svolgimento degli incontri e delle realizzazioni nei vari stadi progettuali. Si darà preferenza a strumenti semplici e di facile utilizzo, che appartengono alle abitudini giovanili: il diario e i videotelefonini.
Il “diario di bordo” sarà compilato e annotato dai partecipanti al laboratorio e raccoglierà disegni, segni, appunti, osservazioni, sensazioni, altro. Le riprese con i videotelefonini daranno memoria dei momenti più suggestivi del percorso creativo.
Anche questi appunti narrativi troveranno il loro spazio durante l’evento conclusivo.

 

Si considera ottimale l’adesione al laboratorio di circa 10/15 ragazzi e si auspica che la partecipazione al progetto possa essere allargata ai ragazzi diversamente abili, con il supporto dell’Assessorato alle politiche sociali del Comune, mediante l’ausilio di operatori specializzati.

 
Si prevede un budget di spesa per un totale di 3.000,00 euro così suddiviso:
euro 1.000,00 per materiali (messi a disposizione nella sede del Polo di Aggregazione Giovanile “Toti”);
euro 2.000,00 per l’intervento dei due artisti impegnati nel laboratorio e nell’allestimento creativo.
Nel caso il numero dei ragazzi fosse maggiore alla quindicina sarà prevista la presenza di un altro artista e quindi una maggiorazione del budget di 1.000,00 euro

 

Per l’allestimento tecnico in via S. Caterina (dove sarebbe preferibile la posa di un gazebo per la creazione dello spazio espositivo) dovranno essere previsti gli ulteriori oneri economici.

 

Maria Campitelli
presidente del Gruppo 78
e curatrice del progetto “Public Art a Trieste e dintorni”

 

Roberta Cianciola
artista del Gruppo 78
e conduttrice del progetto specifico

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