ARTE/SCIENZA/BIOTECNOLOGIA | Calendario eventi collaterali ed attività

12 novembre, Casa della Musica, via Capitelli 3, Trieste,

Aurelia 1 +Hz, proto viva sonification, audio – visual performance, concept e realizzazione Robertina Sebjanic, programmazione e consulenza Slavko Glamocanin; co-production DécaLab and Le Cube – Centre de Création numerique Paris 2015, ore 19.00

L’artista/ricercatrice si riferisce al mondo delle meduse che di recente hanno suscitato speciale interesse in quanto sembrerebbero capaci – una specie in particolare la Turritopsis Nutricula – di autorigenerarsi. La medusa diviene così in qualche modo simbolo e metafora dell’immortalità, cui da sempre l’uomo ha aspirato. Robertina Sebjanic prende in considerazione l’Aurelia Aurita, medusa tipica del mare Adriatico. La performance audio/visuale mette in evidenza un suono trasmesso live in quanto generato dall’Aurelia Aurita, mescolato con la registrazione dei suoni – un archivio di registrazioni svoltesi nel tempo – raccolti durante gli esperimenti di sonorizzazione condotti con il team di ricerca artistica “Portizmir#3-Deep Blue. La fusione di suoni live e di registrazioni produce un nuovo paesaggio sonoro che diviene una straordinaria esperienza immersiva sono-visiva.
Con la collaborazione di ACQUARI ZEN di Lorenzo Claudio Saitz, via Genova 23/A – Trieste

15 novembre, Science Centre Immaginario Scientifico, Grignano,

H installazione sonora interattiva/lezione di Alessandro Fogar, con la collaborazione di Elio Corbolante, ore 10.00. (replicabile nell’arco della giornata

Si ispira con il simbolo “H” alla costante di Planck. Prevede la sonificazione di un fenomeno fisico osservato in una camera a nebbia tramite una telecamera usb. La camera a nebbia è una scatola ermetica che contiene aria satura di vapore alcoolico; essa permette la rivelazione di particelle elementari. Una qualsiasi particella elementare carica elettricamente che penetri nella scatola ionizzando gli atomi con cui si scontra crea, lungo il tragitto, un susseguirsi di nuclei di condensazione (atomi ionizzati) attorno ai quali il vapore super-saturo forma minuscole goccioline (nebbia). La traccia lasciata dalla traiettoria percorsa dalla particella si può vedere attraverso una parete trasparente della scatola. L’artista propone una sonificazione basata su processi di sintesi sonora che utilizzano come dati le tracce lasciate dalla particella nella camera a nebbia catturate con telecamera. Il computer interpreta le immagini riconoscendo le tracce e genera in tempo reale il materiale sonoro, in base alle scelte del compositore e agli stimoli provenienti dall’esterno. L’installazione è accompagnata da una lezione/introduzione sulla radioattività nella vita comune e sulla sonificazione di fenomeni fisici.

15 novembre, Science Centre Immaginario Scientifico, Grignano,

Peptide Boogie, la musica delle proteine, performance multimediale; ideazione e musica di Max Jurcev, coreografia di Betta Porro, visual set di Cecilia Donaggio, flauto traverso Alberto Piovesan, pianoforte Sonia Cugini, con introduzione del prof Andrea Lausi del Sincrotrone, ore 18.00

Divagazione performativa sulla struttura delle proteine. Le catene polipeptidiche ripiegate nello spazio danno vita a un percorso musicale per flauto e pianoforte. Il progetto è realizzato in collaborazione con il Laboratorio di Biologia Strutturale .- Sincrotrone, Trieste.

15 novembre, Science Centre Immaginario Scientifico, Grignano,

Isomorfismi, performance multimediale di Guillermo Giampietro, con i performer Lara Baracetti, Giovanni Paronuzzi, i batteristi Emanuel Donadelli, Samuel Codarin, e la partecipazione del pubblico, ore 19.00

L’artista ha prodotto per questa mostra “Isomorfismi”, cioè un’ attuazione performativa come esperimento pratico con la partecipazione di performers e pubblico. Lo spunto fondante della performance prende corpo dalla domanda sul concetto di “verità” nell’arte e nella scienza, . L’isomorfismo del reale – di per sé irraggiungibile – s’inscrive, in questo contesto, come regolatore epistemologico del caos-forma. La performance si apre con un’introduzione didattica sulla natura dell’esperimento. Non si rappresenta un concetto di “verità”, questa si sperimenta nel divenire verità in quanto accade come evento. Ci sono vari attori con diverse funzioni e volontari provenienti dal pubblico che realizzano in prima persona l’esperimento nel campo magnetico creato dal fragore delle percussioni. L’isomorfismo si raggiunge, in simultanea con le azioni reali, nelle video proiezioni.
Ogni volontario impegnato nella performance agirà come il nucleo energetico che genererà negli altri ” l’opera”, “la verità prodotta” a costo dell’abbandono dell’identità o viceversa della partecipazione attiva nella simulazione.

18 novembre, Sala Veruda Palazzo Costanzi,

visita guidata alla mostra Arte Scienza Biotecnologia della curatrice Maria Campitelli, ore 18.00

21 novembre, Casa della Musica, via Capitelli, 3,

Musica, scienze, emozioni, concerto per piano e immagini di Marco Rapattoni – Presentazione di Marco Maiocchi, ore 19.00

La presentazione descrive in modo discorsivo (ancorché rigorosamente scientifico) i contenuti di una ricerca attualmente in corso attraverso una collaborazione tra il Conservatorio di Milano e il Politecnico di Milano. Muovendo da una definizione rigorosa e sperimentalmente verificata del concetto di emozione, vengono esaminati i meccanismi percettivi che sono alla base dell’insorgere di emozioni, e si suggerisce che la progettualità in qualunque settore abbia alla base specifiche emozioni. Le stesse sarebbero quelle che presiedono alla formulazione sintetica di visioni, teorie, strutture artistiche, che poi vengono declinate, a seconda del campo, nello spazio (es. pittura), nel tempo (es. musica) o in altri spazio ancora più complessi e articolati (es. descrizioni matematiche).
Diventa così pensabile che le stesse emozioni e significati concepiti nella nostra mente possano suggerire differenti modulazioni “in uscita”, quasi a mo’ di “traduzioni estetiche”. A titolo di esemplificazione suggestiva, un concerto per pianoforte e immagini che fanno riferimento a fenomeni della fisica verrà presentato in diretta.

22 novembre, Caffè Tommaseo, piazzaTommseo 4/C,

Peptide Boogie, la musica delle proteine, performance multimediale di Max Jurcev con la partecipazione della dr. Silvia Onesti, responsabile del Laboratorio di Biologia Strutturale di Elettra – Sincrotrone, Trieste (replica), ore 18.30

23 novembre, Sala Veruda Palazzo Costanzi, conversazione su “Icone personali” il lavoro presentato da Erika Stocker Micheli con l’artista stessa e ll filologo/psicologo Vassilis Triantafyllou.
L’Icona Personale è il risultato di un metodo di ricerca che rappresenta una persona nella sua totalità,in un’immagine. Il sistema visivo è formato da interazioni tra i segni, emozioni e pensieri rappresentati in una figura corporea. I segni, scelti liberamente dalla persona, vengono registrati su un calendario (un modulo ritmico della durata di 3 settimane) per poi venir interpretati ed elaborati secondo i loro colori e strutture, portando con sé le informazioni sulle impressioni e sensazioni in una forma corporea che è l’Icona Personale realizzata da Erika Stocker.

24 novembre, Sala Veruda, Palazzo Costanzi,

conversazione del biologo prof. Massimo Avian e dell prof Serena Zacchigna sdell’Università di Trieste sulle meduse , oggetto di ricerca di diversi artisti come Lucia Flego, Robertina Sebjanic, Joseph Nechvatal…ore 18.30

25 novembre, Sala Veruda Palazzo Costanzi, piazzaPiccola, 2,

Dolore e cura- il corpo multidimensionale dl dolore, installazione di Cecilia Donaggio, in questa data l’artista produrrà una performance con la collaborazione di Betta Porro. Ore 18.30

L’artista affronta con coraggio un tema universale, ma mai forse trattato attraverso una analisi personale con i linguaggi dell’arte, quello del dolore. Parte da un’esperienza personale, dal suo dolore provocatole da una malattia autoimmune. S’interroga sulla funzione del dolore, quella di stimolare una ricerca per il cambiamento? Misurare o meglio “decostruire” il dolore permette di riascoltarsi, visualizzare il proprio dolore permette di “fare ordine”. Nel cambiamento, considerato come un’opportunità, è contenuta la cura. Dopo uno studio attento e prolungato l’artista è riuscita a presentare un misuratore multidimensionale del dolore configurabile come un pannello interattivo “analogico”con 63 fori correlati ad altrettante definizioni del dolore provato. L’inserimento dei tubetti di farmaci analgesici provoca l’attivazione degli interruttori del circuito elettronico (realizzato con la collaborazione di Carlo Fonda (fablab ICTP). Poter dare una misura al proprio dolore significa dargli un corpo, ed è il primo passo della cura che risiede comunque nella ricerca profonda di se stessi.

26 novembre, Sala Veruda Palazzo Costanzi,

visita guidata alla mostra Arte/Scienza/Biotecnologia della curatrice Maria Campitelli, ore 18.00

28 novembre, Science Centre Immaginario Scientifico, Grignano,

Screening Festival – Arts Based Reserch a cura di Martin Romeo, orario 10.00/ 13.00 ; 14.00 /18.00

In concomitanza 28 novembre , Science Centre Immaginario Scientifico, Grignano, Workshop Introduttivo alla Realtà Virtuale guidato da Roberto Fazio, orario 10.00/13 ; 14.00/18.00

28 novembre, Science Centre Immaginario Scientifico, Grignano

Connessioni/Synapses, performance multimediale di Elisa Zurlo con la partecipazione della danzatrice Marta Zacchigna e conversazione con la prof di biologia applicata Fiorella Altruda, dell’Università di Torino, ore 17.00

La performance consta di un video montato da Carmelo Settembrino con le musiche di Fausto Degada. Mobile visualità elettronica e movimento corporeo s’intersecano e sovrappongono evocando metaforicamente le connessioni del cervello, le sinapsi che congiungono le cellule nervose con gli organi periferici di reazione, permettendo la trasmissione dell’impulso nervoso. Un discorso di trame, evocative di svariati vissuti ed esperienze, e immaginari fili connettivi, dalla conoscenza scientifica passa alla sua poetica visualizzazione artistica. La performance si aprirà al coinvolgimento del pubblico, interagendo con esso, attraverso concreti fili colorati dipanati dalla danzatrice e offerti ai presenti, creando così dal vivo una trama connettiva che invaderà lo spazio

29 novembre, Science Centre Immaginario Scientifico, Grignano,

Screening Festival – Arts Based Reserch a cura di Martin Romeo, orario 10.00/ 13.00 ; 14.00 /18.00

In concomitanza 29 novembre , Science Centre Immaginario Scientifico, Grignano, Workshop Introduttivo alla Realtà Virtuale guidato da Roberto Fazio, orario 10.00/13 ; 14.00/18.00

29 novembre, Science Centre Immaginario Scientifico, Grignano, spazio del planetario,

Amma, audioinstallazione ad impianto progressivo di Alessandro Fogar, con introduzione del prof. Ramella dell’Osservatorio Astronomico di Trieste, ore 10.00 (in progress)

Amma è la divinità Dogon creatrice dell’universo, l’idea alla base dell’opera è di ricreare nella sala d’ascolto una sorta di cosmo sonoro in cui l’ascoltatore sia immaginariamente posto al centro di un sistema stellare.
Gli elementi di base che nel cosmo formano la materia corrispondono a varie tipologie di suoni che poi sono manipolati elettronicamente.
Si potranno ascoltare in forma ciclica suoni che l’artista ha scelto per rappresentare diversi tipi di materia in differenti fasi di trasformazione: polvere stellare, particelle, esplosioni, materiale cosmico in contrazione e poi generatore di luce, materiale più complesso in espansione.
Tutto ciò che si ascolta deriva da trasformazioni di suoni preesistenti tra cui field recordings, strumenti acustici, registrazioni scientifiche.

30 novembre, Stazione Rogers, Riva Grumula 14, ore 17

Lungo linee bianche, senza luoghi di partenza o di arrivo, performance sono-visiva di Alessandro Fogar e Paola Pisani ;

È una performance dal vivo in cui suono ed immagini si combinano attraverso un processo di destrutturazione del suono e dell’immagine stessa così da trasportare lo spettatore in un viaggio che da fisico diventa emotivo e psichedelico.
La parte sonora realizzata da Alessandro Fogar è basata sulla mutazione e ibridazione di field recordings di suoni cittadini assemblati in diretta dall’autore assieme ad altri di derivazione orchestrale
La parte video realizzata da Paola Pisani è il risultato di una serie di girati realizzati con diverse tecniche di ripresa, prevalentemente in manuale, in cui l’autrice sperimenta attraverso la velocità, la luce e il colore, l’alterazione del segno nello spazio, la possibilità pittorica e musicale dell’immagine in movimento e la trascendenza del colore.

BharaTech, antiche e nuove tecnologie di luce, performance multimediale, idea e coreografia: Kàartik, video animazione: IEOIE, musica: Lorenzo Castellarin, produzione: IndieMotion Art

Dalla terra di Bharata – l’antico nome dell’India – nuove melodie tecnologiche. I principi dell’evoluzione si svelano tra le forme di frequenze sonore, le geometrie dinamiche della realtà virtuale e i sacri tetraedri della danza universale. BharaTech è una visione cosmoteandrica dell’esistenza dove divinità, uomo e cosmo interagiscono in un flusso armonico. La musica, un corpo e le proiezioni luminose per l’emozione-in-movimento.
La performance sarà introdotta da un EduTalk condotta dallo stesso Kaartik, ossia un incontro educativo informativo, ricollegandosi al network globale The Evolver Network, per sviluppare il tema “Just rEvoluion : Art,Technology and Social (Movements)”

1° dicembre, Sala Veruda Palazzo Costanzi,

Contemporary Shower, conversazione sul progetto esposto in mostra, con gli autori : l’artista Fabiola Faidiga e il fisico Hans Grassmann, ore 18.30

È un esperimento relazionale che intersecando arte, fisica e corpo umano (nell’eccellenza dello sport, in questo caso il nuoto sincronizzato), va alla scoperta di quei punti di tangenza tesi verso la conoscenza e lo sviluppo umano e scientifico | Trasmissione di forze che agiscono simultaneamente confermando la necessità di un nuove interrelazioni culturali e sociali.

2 dicembre, Sala Veruda Palazzo Costanzi

Quinta ascendente – 432Hz, Paolo Cervi Kerviscer artista e sassofonista, e I Baby Gelido, Daniele e Stefano Mastronuzzi, musicisti, in concerto, ore 18.00 e finissage con brindisi.

Ad Arte/Scienza/Biotecnologia presenteranno un lavoro intitolato “Quinta ascendente – 432 Hz”, che si articola a partire da riferimenti riguardanti lo studio delle frequenze sonore e delle risonanze, sperimentando campionature e usando il metodo delle frequenze bioneurali, giocate in sequenze compositive che si mantengono nella sfera armonica.
La relazione che si sviluppa tra i musicisti si fonda sulla sintonizzazione in un ascolto reciproco al momento dell’esecuzione al fine di mantenere una connessione simpatetica nell’evoluzione del brano.”

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